La Prima Guerra Mondiale è ormai alle spalle, il 4 novembre 1918 con la battaglia di Vittorio Veneto rimarrà indelebile nella storia degli italiani e non solo. L'Italia è un paese in estrema difficoltà che vuole però vuole ripartire e mettersi il peggio alle spalle. Siamo alle porte dell'inverno e il tempo per organizzare un campionato è ormai troppo ristretto e si guarda già alla stagione 1920-21. Nei vari comitati regionali si discute su come costruire un torneo competitivo e alla fine si decide che i campionati regionali siano suddivisi fra ciascuno dei cinque comitati regionali. Alle tre regioni minori vengono assegnati due posti ciascuna per il campionato nazionale, alla Lombardia e al Piemonte sei cadauna. La fase finale si sarebbe articolata su girono di seminifale di sei squadre ciascuno, le cui vincitrici accedono al triangolare finale, il cui primo deve ratificare il titolo con una finalissima.
Il Como viene inserito nel girone con Us Milanese, Legnano, Saronno, Naz.Lombarda e Varese. Un girone appartentemente non proibitivo ma la stagione precedente la Guerra è davvero lontana e la squadra non riuscirà mai ad ingranare. I comaschi esordiscono a Legnano subendo la prima batosta stagionale tornando in riva al lago con un poker sulla schiena. La vittoria sulla Naz.Lombarda per 2-1 alla seconda giornata è una pura illusione, il Como fatica e riporterà da qui alla fine del girone soltanto sconfitte prima di chiudere il triste campionato con una vittoria buona per il morale contro i rivali del Varese per 5-3. Il Como verrà retrocesso ma poi seguentemente riammesso alla prima categoria.