Sono pesanti le ripercussioni per l’agricoltura, dopo la caduta della frana che tuttora divide Pagnona da Tremenico, interrompendo la strada provinciale 67”. Lo evidenziano il presidente e il direttore di Coldiretti Como-Lecco Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni che, nel manifestare ‘vicinanza agli imprenditori e agli abitanti della Valvarrone’, sollecitano “le istituzioni competenti a dar seguito nel più breve tempo possibile al ripristino della viabilità, raccogliendo le giuste istanze della popolazione e degli operatori economici del territorio”. I fatti sono noti e risalgono ormai all’inizio dello scorso luglio. Quasi un mese di disagi “che non possono gravare sugli abitanti, oltre 400, e sulle imprese di Pagnona che hanno invece il merito di tener viva e attiva un’area montana di interesse e importanza rurale, con riflessi importanti sul presidio del territorio e il turismo”. Una situazione di difficoltà, che penalizza gli operatori del primario, già alle prese con un’estate di maltempo. “Proprio la difficoltà di vivere in montagna e di raggiungere le città, Lecco dista 40 chilometri, Como il doppio, ha portato, nell’ultima metà del secolo, a un graduale abbandono dell’attività zootecnica d’alpeggio, che può invece costituire un’attrattiva per il futuro, anche grazie al ‘ritorno alla terra’ che attira sempre più i giovani”. L’attività d’alpeggio si pratica oggi soprattutto in alpe Vesina e Campo, oltre i 1600 metri di quota. Qui il bestiame sale in giugno per fare ritorno a settembre, tre mesi di duro lavoro, con una lunga giornata, che inizia con la mungitura delle 5 e termina con l’arrivo del buio. Ma i buoni formaggi che si producono con il latte munto in quota ben ripagano delle fatiche e dei sacrifici. Certo, bisognerebbe agevolare o quantomeno, non penalizzare ulteriormente il lavoro di chi questi sacrifici li fa a beneficio di un intero territorio e di una comunità che deve restare viva”. Anche per questo la Coldiretti rinnova il proprio appello “affinché possano essere reperite dalle istituzioni le risorse necessarie al ripristino della viabilità, perché così possa riprendere ogni normale attività in paese”.
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