E' una vera e propria giornata di passione quella odierna per i pendolari comaschi che hanno dovuto recarsi al lavoro in treno. A causa dello sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali di Trenitalia e Trenord, i convogli sono rimasti fermi dalla mezzanotte sino alle 6, per poi bloccarsi nuovamente dalle 9 fino alle 18 quando, dopo una veloce tregua sino alle 21, i treni fermeranno definitivamente la loro corsa sino a domani.
Momenti di confusione si sono registrati questa mattina nelle stazioni San Giovanni e Como Lago dove i primi convogli della mattina sono stati presi d'assalto per paura di rimanere a piedi e perdere il posto di lavoro.
Alcuni pendolari hanno espresso così tutto il proprio sconforto: "E' una situazione allucinante - ha precisato Luigi Macchi - abbiamo già il problema ormai storico dei ritardi, confermato anche dalle Ferrovie, ora anche gli scioperi, non si può andare avanti così". Mariella Giusti ha aggiunto: "Siamo sempre noi pendolari ad avere la peggio in queste situazioni, capisco le motivazioni che portano agli scioperi ma ai nostri datori di lavoro chi giustifica i nostri ritardi?". Marco, studente universitario ha dichiarato: "Mi reco tutte le mattine a Milano Garibaldi, il treno dovrebbe essere un luogo tranquillo, invece qui dobbiamo sempre viaggiare come sardine".