Nessun tetto al numero di stranieri che lavorano nel territorio svizzero. La notizia, accolta con gioia dai nostri frontalieri è giunto direttamente da Bruxelles, sull'onda dell'accordo di libera circolazione delle persone stabilito nel 1999. Tutto questo era stato messo in dubbio dopo che il referendum contro l'immigrazione di massa aveva portato portato alla vittoria, seppur risicata del Sì.
Quel risultato aveva portato molta preoccupazione e più di qualche attrito tra popolazioni confinanti italiana e svizzera. La presa di posizione di Bruxelles serve anche a tranquillizzare la situazione e a mettere dei paletti su eventuali prese di posizione.
La responsabile della diplomazia europea, Catherine Ashton ha spiegato infine che "rinegoziare l’accordo in vista dell’introduzione di limitativi quantitativi e di quote, compresa la scelta nazionale in favore di cittadini svizzeri, costituisce una contraddizione fondamentale con l’accordo stesso".