E' una bellissima giornata di sole. Immaginiamo che, fortuna vuole, è il nostro giorno libero dal lavoro e i bambini sono a casa da scuola. Una bella gita al parco è quello che ci vuole! Immaginiamo di essere lì, adesso, in quel magnifico parco verde, a guardare i nostri bambini salire sugli scivoli e sentire le loro risate. Noi siamo sempre li, accanto a loro, a pochi metri di distanza, sorridendo dei loro sorrisi. All'improvviso, ecco comparire una figura strana, alta, a volto coperto, che avanza verso di noi... e quindi verso i bambini. Non capiamo cosa sia, sembra non essere un umano, cammina strano, si muove in maniera insolita e soprattutto ha un aspetto alquanto minaccioso. Come ci comportiamo in questa ipotetica e surreale fantasia? Semplice, facciamo la prima cosa che ci viene in mente. Il “cosa” ,cambia da soggetto a soggetto. C'è chi scappa, chi si immobilizza, chi raccoglie sassi e inizia a lanciarli per allontanare il nemico, chi ha sempre in tasca lo spray al peperoncino e chi più esempi ha più ne dica. Ecco. Questo è esattamente quello che è successo all'orsa Daniza, in Trentino, qualche settimana fa.
Passeggiava coi suoi cuccioli e all'improvviso si è presentato questo essere che non è un orso, che si muove in maniera strana, che ha un odore sconosciuto e che cammina in modo tanto strano nelle loro vicinanze. Una mamma, una brava mamma o comunque un genitore, la prima cosa a cui pensa è la salvaguardia dei figli. Così, cosa Daniza cosa ha fatto istintivamente ( è pur sempre un orso...) ? Ha tirato una zampata, ha dato un morso allo stivale e se l'è data a gambe convinta di aver fatto tanta paura a quel brutto e “puzzolente” nemico ( che poi era un pover'uomo che cercava dei funghi...
Parliamo di un orso. Un orso che pesa quintali. Un'orsa neo-mamma che non aveva alcuna intenzione di uccidere ( se avesse voluto farlo altro che morso ad uno stivale!!!!).
Ricordando che l'orsa si trovava nel suo territorio abituale, così come noi ci trovavamo al parchetto, e che ha solamente reagito d'istinto per difendere la sua “famiglia” da un ipotetico pericolo ( ricordiamoci dei sassi che avremmo potuto lanciare noi....) come possiamo odiarla a tal punto da volerla catturare e uccidere? E i suoi piccoli? Come sopravviverebbero senza la mamma, che ha come unica colpa quella di aver cercato di difenderli?
Non basterebbe istruire le persone nelle vicinanze insegnando loro delle regole base per convivere con un orso ( o qualsiasi altro animale selvatico) dando regole e consigli come: “Cosa fare se vedo un orso”, “Quando non inoltrarsi nei boschi”, “Chi chiamare in caso di pericolo”, ecc ?
Ricordiamoci comunque che gli orsi vivono nei boschi da sempre...ancor prima che l'uomo imparasse a riconoscere i funghi.