Grido di allarme degli albergatori nei confronti delle agenzie turistiche on-line, in particolare Booking ed Expedia. Motivo della discordia il parity rate che obbliga i titolari degli alberghi a mantenere lo stesso prezzo su ogni canale di vendita on line. In effetti la situazione presentata dal presidente degli albergatori di Confcommercio è decisamente singolare: Il problema è generale - ha sottolineato Roberto Cassani - le questioni sono tante, la parity che viene imposta alle strutture ricettive, anche sul proprio sito, con palese violazione del diritto dell'imprenditore di fare impresa; l'assenza di una parity commision e la pretesa della parity sulla disponibilità delle camere. In sostanza devo mantenere lo stesso prezo su tutti i canali on line e la percentuale di intermediazione, oltre ad essere elevata non è neanche la stessa con tutte le agenzie. Bisognerà capire se questo modo di operare è corretto o meno".
E' un problema questo, diffuso a livello nazionale e anche europeo, che ricade sulle strutture ricettive comasche come più volte sottolineato dagli stessi albergatori; l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in tal senso, su segnalazione della Federalberghi, ha avviato un’istruttoria a livello nazionale. L'oggetto dell’analisi dell’Antitrust sono le clausole che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione on-line e in generale tramite qualsiasi altro canale di prenotazione, siti web degli alberghi compresi. Cristina Zucchi dell'Hotel Terminus di Como ha precisato come prioritario sia il tema delle commissioni: “Alla stessa tariffa non corrisponde la parità delle commissioni, la percentuale è diversa sebbene la tariffa in base alla parity rate sia la stessa. Non c’è la parity commission. Noi vogliamo che questi colossi continuino il loro lavoro perché lo fanno bene, ma vogliamo essere più tutelati e pagare meno commissioni. La parity rate ci viene imposta, chiesta dai colossi che hanno in mano il mercato. E pretendono la parity rate anche sul sito dell’albergo, non mi sembra giusto che io non sia libera sul mio sito di applicare la tariffa che voglio”.