Continua il viaggio nel tempo di Comodailynews.net. Nei giorni scorsi abbiamo portato la preziosa esperienza della Como Medievale, questa mattina abbiamo avuto l'occasione di visitare la meravigliosa quanto unica “porta di Como Romana”. Un gioiello incastonato sotto terra, adiacente Porta Torre, pronto a ritrovare linfa ogni volta che i visitatori accedono ad essa.
Scendere quelle scale che conducono al reperto romano, è un vero viaggio nel tempo, molto significativo è il poter notare le varie differenze di suoli che vogliono indicarci il decorrere del tempo fino a giungere alla metà del primo secolo a.C.
Stiamo parlando della Roma tardo repubblicana, Como doveva a quel tempo confrontarsi periodicamente con i pericoli provenienti dalle vicine Alpi, serviva necessariamente una difesa e per questo venne inizialmente edificata la Porta.
Tale costruzione prevedeva due aperture (fornici) separate da un pilastro centrale in arenaria e fiancheggiate da due torri ottagonali in pietra moltrasina.
Si nota ancora dai resti presenti, la presenza di solchi di scorrimento delle saracinesche ovviamente a fini difensivi. Nella torre occidentale venne poi aperto un corridoio lastricato con funzione di passaggio pedonale mentre dalle fornici potevano solamente transitare i carri (ancora visibili sono degli ostacoli in pietra finalizzati all'inserimento dei carri nel cardo).
Tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo, Como vive una fase serena della sua storia, i confini sono più lontani e la città può pensare ad abbellire la sua Porta con preziosi ornamenti come lastre e cornici di marmo specialmente nella sua parte più alta.
Bisogna precisare anche che fuori dall'entrata principale vi era posta la statua di Settimo Severo.
Momenti più difficili nel quinto-sesto secolo dopo Cristo, l'Impero Romano è apertamente in crisi e Como deve attrezzarsi in ogni modo per massimizzare la sua funzione difensiva in particolar modo temendo l'offensiva dei Goti.
Tra le altre date che più ci collegano con la Porta di Como Romana sono il 1127 quando venne distrutta nella guerra tra i Comuni da Milano e il 1914 quando, durante i lavori di costruzione della scuola soprastante vennero casualmente scoperti i resti della Porta. Non fu chiaro subito l'importanza del ritrovamento, almeno fino a quando gli operai non scoprirono il marmo alla base della Porta, a quel punto iniziarono gli scavi che permisero di riportare alla luce il reperto.