In questo mercoledì pomeriggio, finalmente dominato da uno splendido Sole, torniamo a viaggiare verso un luogo simbolo del nostro lago e amato a ogni latitudine: parliamo di Villa Monastero.
Di proprietà della Provincia di Lecco, ha un fascino che non conosce misura. Le sue 14 sale della Casa Museo sono visitate e ammirate da turisti provenienti da ogni angolo del globo.
L'aspetto attuale è risalente all'ultima decade dell'ottocento ma la sua storia è ben più remota. Molti anni addietro infatti, intorno al 1100 esisteva lì un monastero femminile soppresso nel 1567 in seguito alle regole del Concilio di Trento e (secondo leggende) del comportamento delle monache poco consono al loro ruolo. In seguito la struttura passò nelle mani di Paolo Mornico, divenendo sua residenza mentre suo figlio distrusse il monastero per costruirci una villa, della quale abbiamo ancora adesso qualche residua traccia.
L'aspetto attuale è dovuto ai lavori eseguiti dal tedesco Walter Jacob Erich Kees che tra il 1897 e il 1909 cambiò definivitamente i connotati della villa, sistemando sia il nucleo centrale sia il giardino.
Proprio il Giardino che circonda la Villa è di estrema bellezza estendendosi per ben 2 chilometri all'interno del quale risiedono specie rare arboree autoctone ed esotiche.